Le scienze dei paradisi artificiali

Appurato che i Paradisi artificiali si possano raggiungere solo attraverso la poesia (leggasi post sull'analisi dell'opera di Baudelaire - link), cosa vi è dietro la costruzione di una poesia? Vi è una scienza che possa dettare i passaggi e i metodi per sviluppare un componimento poetico? La poesia deriva dal solo flusso creativo incanalato nel <<fragile strumento del letterato sulla neve della pagina>>?

Nel saggio sulla composizione, o letteralmente sulla costruzione de "Il Corvo", in "Filosofia della composizione", E.A. Poe <<ricusa la lunghissima tradizione che fin da Platone identifica il poeta come un essere alato e angelicato, in diretta comunicazione con entità superne alle quali i comuni mortali non possono accostarsi>>. Secondo Poe quindi, in questa disamina dei processi creativi de "Il Corvo", l'originalità, che è l'obiettivo principale dell'agire artistico, non è qualità innata del poeta, ma è conseguenza di un lungo e paziente lavoro preparatorio, incentrato sugli effetti che l'artista cerca di indurre nel lettore.

Anche il saggio conclusivo contenuto nella riedizione de "Il nome della rosa" di U. Eco, si ispira evidentemente allo scritto del poeta americano; non vi è solo creatività e immaginazione, ma anche meticolosità nel comporre seguendo un preciso schema codificato, una sorta di scienza della composizione.
Consiglio vivamente di leggerli entrambi; il saggio di Poe "Filosofia della composizione" è contenuto nell'edizione "Il corvo e altre poesie" edito da Feltrinelli, 2014.


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